Kampos si trova a Sud della città di Chios, ed haun area lunga circa 7 chilometri e larga 2 chilometri. La traduzione letterale di Kampos è “piatto” (mostrante una superfice livellata); in ogni caso, questo non dipinge tutto lo splendore di questa unica composizione di insediamenti agricoli sull’isola. La descrizione di storici precedenti, in particolare durante il 18 e 19 secolo, dei palazzi e orti di Kampos, son sempre state entusiaste.
Palazzi dall’alta qualità culturale e edifici ausiliari sono uguali in numero con le proprietà e elaborati serbatoi, cortili cubettati, pozzi e orti di agrumi. La terra è coperta con giardini e orti con alberi di arance, mandarini, limoni e arance amare fioriti dietro alte mura protettive, in modo da sembrare una foresta. Ogni singola proprietà è dominata da una vecchia casa dall’apparenza grandiosa, la cui imponente struttura architettonica è caratterizzata da una serie di combinazioni di forme architettoniche e connesse con i periodi storici dell’isola.
Nelle vecchie case e nei vecchi palazzi, le vie d’ingresso sono solo un singolo elemento delle caratteristiche architettoniche, dal momento che essi sono una carte indipendente della casa. Generalmente conducono dalla strada al cortile, sebbene in alcuni casi collegano il cortile all’orto. Queste strade d’ingresso sono decorate e rivelano la tendenza dei proprietari di provare ad aumentare i loro stati sociali aggiungendo originalità a queste strutture. Oggigiorno, queste superbe vie d’accesso e questi muri di pietra stanno crollando e gli orti ombrosi sono trasformati in lotti con cui case concrete son costruite.
Dietro gli alti muri dall’aspetto deprimente, c’era un mondo quieto e differente du piacevoli terreni, case confortevoli, stradine fogliose e giardini fioriti.
Le pietre colorate di Thymiana erano usate come base di uno stile unico di costruzione in edifici che son maggiormante classici che in uno stile simile a quello italiano. Le case erano a due o tre piani in modo che le stanze centrali possano avere una vista non inibita sopra agli alberi, con larghe scale all’esterno e ampie stanze per ogni uso.
Durante il corso del tempo, varie culture hanno dominato Chios, rinforzando così il fatto che l’isola sia stata un crocevia per molte civiltà, un collegamento tra Est e Ovest. Kampos ha una storia di civilizzazioni che si son rapidamente scambiante nei suoi poderi e l’evidenza di culture straniere è stata incisa nei suoi edifici, muri, e e stemmi familiari fatti in marmo che si possono trovare all’entrata delle varie proprietà. La sua storia risale ai Bizantini. Gli eventi che influenzarono la vita a Kampos come i conquistatori dell’isola, i Genovesi e i Turchi, il massacro del 1822 e il terribile sisma del 1881, seguirono il periodo bizantino.
Comunque, nonostante tutti questi disastri, conquiste e cambi che ebbero luogo in Kampos, il villaggio è riuscito a mantenere il suo carattere intatto dal 14 secolo fino ai giorni nostri. Infatti, la prosperità di Kampos viene attribuita alla dominazione genovese che risale al 1346 – 1566, quando i Genovesi si avvantagiarono degli abbondanti depositi di acqua nel suolo contenuto nell’area di Kampos allo stesso tempo in cui presentavano agli abitanti dell’isola le coltivazioni sistematiche degli alberiincrementando così il benessere. Questo benessere che fu inizialmente generato nel 14 secolo, è ancora evidente oggi. Entro i confini di Kampos ci sono circa 200 poderi storici, ognuno dei quali mostra uno splendido palazzo, edifici ausiliari, pozzi con ruota, cisterne, cortili in ciottoli e orti.
Specialmente l’architettura bizantina, appare avere la più vecchia influenza sugli edifici di Kampos con l’eccezione della struttura nota come “Kamenos Pirgos” (La torre bruciata), le cui tradizioni popolari credono sia stata costruita durante il periodo bizantino. Nessun altro esempio di pura architettura bizantina è stato salvato fino ai nsotri giorni. Caratteristiche di questa architettura, comunque, sono stati trovati in molti edifici, sebbene dopo il Trattato di Nimfeo nel 1261, e in particolare dopo l’occupazione finale dei Genovesi a Chios nel 1346, l’architettura locale fu influenzata dai nuovi invasori.
Dopo l’arrivo dei Genovesi, un nuovo stile di tradizioni architettoniche locali iniziò gradualmente a svilupparsi, continuando fin dopo il 1566, quando i Turchi occuparono l’isola. Perciò, l’influenza dell’Impero Ottomano in questo mischiaggio di caratteristiche architettoniche non dovrebbe essere trascurato, particolarmente con lo stile barocco.
La maggior parte della popolazione cattolica lasciò l’isola dopo le spedizioni fallimentari dei Veneziani nel 1694 – 1695, e gli elementi locali della popolazione prosperarono e fiorirono durante senza rompere i legami con l’Occidente. Eccetto per le conseguenza del boom finanziario dell’isola, il desiderio di proiezione sociale crebbe a sua volta attraverso i mezzi dell’architettura. Raggiungiamo ora il 18 secolo, che segnò il picco di prosperità per Kampos e per l’isola in generale. Il tratto più prominente della civiltà locale allora apparve.
In seguito, il massacro selvaggio che ebbeluogo nel 1822 annientò letteralmente la popolazione e gli edifici. Fustel de Coulanges, che visitò Chios nel 1856 scrisse:”I Turchi non causarono la catastrofe in un momento di rabbia, ma con indifferenza e sangue freddo, distruggendo una casa per volta con paziente crudeltà sterminado così qualsiasi cosa avesse valore in Grecia.”
Dopo il 1822, i pochi rimasti della popolazione tornò gradualmente a ricostruire dalle rovine dove le loro case si trovavano in precedenza; ma lo splendore del riposo fu completamente inutile. Il colpo finale arrivò con il grande terremoto del 1881, che forzò gli ultimi proprietari originali dei terreni di Kampos a vendere le loro proprietà e a partire.
Da questa breve revisione storica, è ovvio che dopo molti disastri pochi edifici mantennero la loro forma originale.
I proprietari originali di questi immobili non esistono più per poter offrire informazioni. Comunque, nell’inseguire i suoi obiettivi, la società culturale di Kampos provò a incoraggiare sforzi individuali sporadici per salvare cosa può essere sopravvissuto nella regione e per provare a ispirare l’importanza di salvaguardare l’ambiente, la sua architettura e il nostro patrimonio tradizionale. Perciò, oggi, al fine di conservare questa eredità culturale, sono stati completati alcuni rinnovamenti e gli abitanti hanno anche preso residenza permanente o utilizzano i palazzi e le ville . Il carattere residenziale dei palazzi di Kampos sopravvive in una grande estensione, mentre quasi tutti gli orti sono stati coltivati.
Secondo il diagramma topografico 1:5000 e oltre ad esso, fino a una propria larghezza, l’area attuale di Kampos è stata identificata come luogo storico (paradosiakos ikismos), il che limita la costruzioni e i rinnovamenti all’interno dell’area. I rinnovamenti devono essere fatti prendendo in considerazione la legislazione protettiva dell’area.